pietra

Il Salento è una regione artificiale. La sua morfologia risente direttamente dell’attività plurisecolare dei suoi abitanti che l’hanno modificato per trarne pietre e spazi sempre più ampi per l’agricoltura. Cave, a cielo aperto ed ipogee, hanno trasformato le altimetrie naturali per quella ininterrotta fame di pietra che ha sempre caratterizzato i salentini.

Dalle organizzazioni spaziali di Porto Badisco, ai dolmens, fino ai castelli, alle cattedrali e alle ville d’architettura è stata la forma espressiva più rilevante della civiltà salentina. Alla base di tale architettura c’è stata la padronanza assoluta nella modellazione della pietra, che si è perpetuata, intatta, fino all’ultima generazione. Poi il taglio netto con la tradizione e, oggi, l’esigenza di recuperare l’antica cultura per riproporre manufatti di pietra che meglio rispondono alle più moderne esigenze costruttive e alle aspettative progettuali più aggiornate.

Il Laboratorio della Pietra dell’Impresa Leopizzi 1750 s.r.l. garantisce la massima competenza riguardo la lavorazione della pietra, e le sue problematiche, oggetto di ricerca e attenzioni continue negli anni, facendo proprie e riscoprendo alcune delle antiche tecniche di lavorazione ( ad esempio per la ricostruzione di volte in pietra leccese). Grazie a collaborazioni con il mondo accademico, in particolare con il Politecnico di Bari e con altre realtà internazionali, come l’antica corporazione francese “ Les Compagnons du Devoir”, l’Impresa Leopizzi 1750 garantisce le più avanzate e sofisticate tecniche del costruire seguendo i nuovi dettami della stereotomia della pietra.

Laboratorio Pietra Leopizzi 1750